Dog Eat Dog nasce con l’intento di imporsi come una realtà altamente di Élite nel mondo del combattimento nel suo più alto grado di modernità. Una realtà altamente professionale, assolutamente colta e profondamente specializzata nel combattimento in generale e in particolare nelle sue forme ed espressioni più illustri, autorevoli ed importanti: su tutte le Mixed Martial Arts ma anche Boxe, Kickboxing e Submission Grappling. Dog Eat Dog è pensata e costruita per essere un istituto di insegnamento e formazione per campioni emergenti ed allo stesso tempo una squadra professionistica focalizzata alla cura, la rappresentanza e la valorizzazione di campioni già affermati. Dog Eat Dog si fonda su una solida realtà di valori sportivi basati su precisi criteri intellettuali che costituiscono una propria, speciale visione, idea, concezione ed interpretazione dell’essenza del combattimento; Partecipando e contribuendo così con una firma personale, nel modo più umile ma allo stesso tempo ambizioso allo sviluppo e alla evoluzione del mondo del combattimento stesso.
L’arte del combattere tiene in considerazione quattro ambiti fondamentali: Tecnico, Fisico, Mentale, Tattico-Strategico. La Filosofia che guida Dog Eat Dog nel suo essere più proprio si fonda sulla certezza che solo nella ricerca della perfezione e totale padronanza di tutti questi domini del combattere e conseguentemente soltanto in una netta superiorità e padronanza, rispetto al primo avversario, in ognuno di questi aspetti del combattimento l’atleta possa guadagnarsi la maggiore opportunità di successo.
Conoscenza e Coscienza sono la Via: Principio e Traguardo, Mezzo e Fine.
La Filosofia Dog Eat Dog, l’insieme dei principi, delle idee e delle convinzioni sui quali fondiamo la nostra propria concezione del combattere inizia dove la Filosofia stessa inizia: dal pensiero di Socrate e dal suo più importante precetto, il “conosci te stesso”.
«Dovetti concludere meco stesso che veramente di cotest’uomo ero più sapiente io: […] costui credeva sapere e non sapeva, io invece, come non sapevo, neanche credevo sapere.»
Platone, Apologia di Socrate
L’uomo deve riconoscere in prima istanza in qualsiasi situazione esistenziale e di conseguenza anche quella sportiva ciò che semplicemente è: un essere mortale separato da un abisso dall’essere divino. Il significato di tutto ciò è che l’uomo per quanto potrà impegnarsi a fondo nella conoscenza con tutto sé stesso non potrà mai raggiungere in assoluto un sapere perfetto.
Avere sempre coscienza di questo limite è il primo passo affinché l’uomo possa elevarsi su un piano culturale superiore. Dalla piena coscienza di tutto ciò Dog Eat Dog impara quanto qualsiasi successo raggiunto non deve mai essere considerato come il punto finale di arrivo ma nient’altro che il primo nuovo passo per un nuovo percorso di crescita e sviluppo e quanto il dialogo dall’incontro di più persone, più menti, più capacità, più visioni elevi all’ennesima potenza la forza operante al conseguimento di uno stesso fine, nel nostro caso la perfezione tecnica e il successo sportivo. Il principio di Cultura nel suo significato più ampio è a fondamento della Filosofia sportiva di Dog Eat Dog, ciò significa che tutto il patrimonio culturale umano insieme all’atteggiamento di massima esperienza, perizia e la conoscenza del sapere stesso contribuiscono a fondare la nostra personale visione, idea, concezione ed interpretazione dell’essenza delle Arti Marziali Miste come pure il nostro concreto intento di partecipazione, contributo e firma personale al loro sviluppo e alla loro evoluzione.
L’arte del combattere tiene in considerazione cinque ambiti fondamentali: tecnico, fisico, mentale, strategico e tattico. La Filosofia Dog Eat Dog si fonda sul credo che solo con la maniacale ricerca di una netta superiorità e padronanza in tutti questi aspetti del combattimento l’atleta possa guadagnarsi la maggiore opportunità di successo sull’avversario.
“Gli scacchi sono uno sport. Uno sport violento che comporta connotazioni artistiche negli schemi geometrici e nelle variazioni della disposizione dei pezzi, così come nelle combinazioni, nella tattica, nella strategia e nella posizione. È un’esperienza triste, però, qualcosa di simile all’arte religiosa.”
Marcel Duchamp
Le Arti Marziali Miste sono una disciplina sportiva altamente complessa sia dal piano della sua attuazione pratica quanto su quella della sua sistematizzazione teorica. Le MMA devono essere pensate e sviluppate su più ambiti e da molteplici punti di vista allo stesso tempo come uno sport singolo, di squadra, di strategia e come qualcosa che nel suo insieme e nel suo risultato finale trascende l’insieme di queste tre possibili definizioni. Uno sport messo in scena da un’unica mente, costruito dalla sinergia di più intelletti e guidato da una scienza rigorosa che nasce da un’unica e precisa idea di combattimento, attinge a un infinito sistema di conoscenze e che si sviluppa infine in una perfetta organizzazione armonica che coinvolge ogni aspetto interessato nel gioco. Nella visione di Dog Eat Dog le Mixed Martial Arts sono mitizzate simbolicamente come il “combattimento totale” e illuminate secondo quei fondamenti che sono alla base dei maggiori principi di quella che è la suprema arte idealizzata della guerra: la teoria del gioco degli scacchi.
Le Arti Marziali Miste sono una disciplina sportiva altamente complessa sia dal piano della sua attuazione pratica quanto su quella della sua sistematizzazione teorica. Le MMA devono essere pensate e sviluppate su più ambiti e da molteplici punti di vista allo stesso tempo come uno sport singolo, di squadra, di strategia e come qualcosa che nel suo insieme e nel suo risultato finale trascende l’insieme di queste tre possibili definizioni. Uno sport messo in scena da un’unica mente, costruito dalla sinergia di più intelletti e guidato da una scienza rigorosa che nasce da un’unica e precisa idea di combattimento, attinge a un infinito sistema di conoscenze e che si sviluppa infine in una perfetta organizzazione armonica che coinvolge ogni aspetto interessato nel gioco. Nella visione di Dog Eat Dog le Mixed Martial Arts sono mitizzate simbolicamente come il “combattimento totale” e illuminate secondo quei fondamenti che sono alla base dei maggiori principi di quella che è la suprema arte idealizzata della guerra: la teoria del gioco degli scacchi.
Questo poiché gli scacchi meglio di qualsiasi altro gioco ci possono insegnare il più grande potere della mente umana, il più grande potere del pensiero: il potere del “perchè?”. Ogni mossa ha una conseguenza e può o non può essere in relazione con il disegno generale. Negli scacchi come nelle Mixed Martial Arts se non ci si interroga sulla ragione di ogni mossa ed azione si finirà per perdere contro qualsiasi giocatore che applichi un piano coerente. Le MMA al pari degli scacchi sono un unico nesso cognitivo, una circostanza in cui arte e scienza si uniscono nella mente umana dell’atleta e del mondo che gli ruota intorno per poi venir potenziate e raffinate dall’esperienza del combattimento stesso.
“Tutto è determinato…da forze sulle quali non abbiamo alcun controllo. Lo è per l’insetto come per le stelle. Esseri umani, vegetali, o polvere cosmica, tutti danziamo al ritmo di una musica misteriosa, suonata in lontananza da un pifferaio invisibile.”
Albert Einstein
Le Mixed Martial Arts sono uno gioco di spazio e tempo che si gioca con la testa prima che con il corpo, prima di ogni cosa è importante saper essere nel posto giusto al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi. Questa considerazione è solo apparentemente elementare ma apre invece concettualmente il combattimento ad un mondo altamente complesso, profondo ed infinito: il mondo della Fisica moderna, posizionando i combattenti al pari di qualsiasi ente materiale solo e soltanto, molto semplicemente quanto infinitamente, nel mondo dello Spazio e del Tempo e nel rispetto delle loro imprenscindibili leggi. I Principi della Dinamica di Isaac Newton, la Teoria della Relatività di Albert Einstein, la Teoria del Caos di Edward Norton Lorenz, la Legge di Murphy di Edward Aloysius Murphy sono solo una piccola parte di quanto tutto il mondo della Fisica moderna possa offrire come spunto di riflessione e studio per quel micro-cosmo che ogni volta si illumina all’interno di una gabbia di MMA.
“Tutte le creature portano lo yin sulle spalle e lo yang tra le braccia; il soffio vuoto ne fa una miscela armoniosa.“
Lao Tsu
Secondo la filosofia cinese c’è qualcosa di caoticamente completo in sé nato prima del cielo e della terra: esso è il Tao. Il Tao è uno dei principali concetti della storia del pensiero cinese e rappresenta il principio, il metodo, l’unità, l’evoluzione. E’ la crescita spirituale e la fonte di sapere, una potenza inesauribile che sfugge ad ogni tentativo di definizione. Possiamo provare a definirlo come l’eterna, essenziale e fondamentale forza che scorre perennemente attraverso tutto l’universo che si unisce senza mai poter essere separata. Le Mixed Martial Arts e il Tao trovano e mostrano il loro punto di incontro e legame logico nella Morra Cinese poiché il gioco di “Carta-Forbice-Sasso” rappresenta un perfetto modello matematico per spiegare un sistema in cui le forze che vi entrano in gioco fanno parte di un complesso inscindibile in cui ogni elemento è in competizione con l’altro secondo il concetto filosofico del “ciclo della dominanza”. Questo significa che come per la Morra Cinese anche per le Mixed Martial Arts non esiste un elemento dominante in assoluto sugli altri, esiste semplicemente una dominanza ciclica determinata dalla particolare combinazione delle componenti coinvolte in una determinata situazione, allo stesso tempo in un rapporto eventuale ma necessario e tanto costante quanto variabile.
In Dog Eat Dog l’immagine della Morra Cinese insieme all’idea di una dominanza ciclica rappresenta una fattore chiave per capire, studiare e padroneggiare la complessità del sistema di combattimento delle Arti Marziali Miste sotto una prospettiva del tutto semplice ma altamente acuta. Da questa presa di coscienza si dischiude un mondo infinito di profonda esplorazione per il combattente che apre a un universo di riflessioni abissale su concetti complessi che nascono dalla “Teoria dei Giochi” e che toccano il loro livello più alto e profondo nel “Teorema di Nash” di John Forbes Nash jr.
“Questa è la legge della Giungla, tanto antica e vera quanto il cielo; il lupo che la osserverà avrà vita prospera, ma quello che la infrangerà dovrà morire. Come la liana cinge il tronco dell’albero, la Legge abbraccia passato e presente. Poiché la forza del Branco è nel Lupo e la forza del Lupo è nel Branco.”
Joseph Rudyard Kipling
In Dog Eat Dog non abbiamo dubbi su quanto nelle Mixed Martial Arts come in qualsiasi aspetto della esistenza umana la volontà di vittoria sia l’unica cosa che conti. Lo spirito con cui affrontiamo le sfide, il desiderio incondizionato di eccellere unite alle virtù di sacrificio, abnegazione e totale dedizione al lavoro sono le qualità che contano veramente e che vanno oltre ogni particolare evento correlato. Da una lato la forza mentale del singolo è umiltà, semplicità e mitezza; cosi si manifesta la vera grandezza e la vera forza dell’individuo: in un amore assoluto per la vittoria che supera la paura della più tremenda sconfitta.
>Il successo allo stesso tempo è figlio solo di un lavoro di gruppo dove la forza mentale del singolo si unisce a quella di altri individui legati ad esso dai medesimi intenti ed obbiettivi, una serie di forze che tramontano sole per poi risorgere insieme ancora più potenti in un’energia unica: nell’empatia eterna che si fonda da sempre nella parola squadra, collettivo, famiglia.
“Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella danzante”
Friedrich Nietzsche
L’Arte può essere definita molto semplicemente come qualsiasi forma di azione compiuta dall’uomo volta ad esaltare il suo talento inventivo e la sua capacità espressiva. Non è una circostanza casuale che le MMA racchiudano nel proprio nome la parola Arte e non è assolutamente una eventualità banale pensare per Dog Eat Dog che in qualsiasi forma di Arte si possa trovare insegnamenti importanti ed essenziali per quella maestosa forma espressiva dell’uomo che è il combattere.
“La suprema arte della guerra è quella di sottomettere il nemico senza combattere. Lascia che i tuoi piani siano oscuri e impenetrabili come la notte e quando ti muovi, cadi come un fulmine a ciel sereno”
Sun Tzu
Dog Eat Dog crede fortemente che la via più dominante per ottenere la vittoria sia essere superiore al proprio avversario nel combattimento sul piano tecnico, fisico, mentale, strategico e tattico.
La concezione del nostro sistema di combattimento presuppone di padroneggiare e utilizzare in modo estremamente completo tutte le armi e le abilità marziali a nostra disposizione con l’obbiettivo costante di sviluppare capacità e conoscenze tecniche superiori a qualsiasi possibile nostro contendente.
La concezione del nostro sistema di combattimento presuppone di forgiare le capacità fisiche dei nostri atleti ad un livello di élite, portandoli a raggiungere standard atletici così dominanti da sfiorare la perfezione, secondo un approccio il più altamente scientifico e moderno.
La concezione del nostro sistema di combattimento presuppone di coltivare un sano e puro ambiente di culto marziale dove si vive e si condivide un atteggiamento e uno spirito di amore incondizionato nei confronti della competizione e del successo sportivo fino a creare nel singolo e nel collettivo una costante metamorfosi psichica di incontenibile furore agonistico e folle fede e certezza di vittoria. La concezione del nostro sistema di combattimento presuppone di sviluppare uno stile ed un’idea di scontro che nell’ambito strategico sia sempre lo stesso, applicabile a qualsiasi avversario indipendentemente dalle sue caratteristiche specifiche ed in qualsiasi situazione di combattimento. Un sistema di combattimento che possa resistere al tempo e all’evoluzione del gioco stesso, all’evoluzione delle Mixed Martial Arts.
La concezione del nostro sistema di combattimento presuppone invece che il nostro sistema di combattimento in ambito tattico non abbia una forma definita ma invece uno stile costantemente mutevole ed adattabile alle caratteristiche specifiche dell’avversario, ai suoi elementi distintivi e alle situazioni variabili e casuali che possono accadere in un combattimento. Un sistema che possa essere mutevole, plasmabile, ed informe come l’acqua.
Questo è Dog Eat Dog, questo è il nostro pensiero, questo è la nostra filosofia, questo è ciò che esiste e viviamo dietro al nostro sistema e stile di combattimento.
Te, chiunque tu sia, sei il benvenuto accanto a noi sulla nostra via ma ricorda sempre che bisogna trovare il proprio sogno affinché la strada diventi facile poiché la difficoltà è il cammino stesso.
“Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore:
fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e ’l primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate”.
Dante Alighieri