“Para Bellum” prometteva di essere una battaglia infinita, un’apocalisse delle arti marziali e così è stato. Nell’arco di circa 14 ore di spettacolo sportivo abbiamo avuto 10 dei nostri atleti in gara tra WAR Submission Kings Championship 2 e SLAM Fighting Championship 12, impegnati tra Submission-Only Grappling e Mixed Martial Arts.
Il primo a combattere è stato Andrea Bargi che si è cimentato nel Preliminary Tournament di WAR SKC 2. Ottima la sua prestazione, raggiunge la finale del torneo dopo aver vinto due lotte in regular time via sottomissione (RNC e Heel Hook), si arrende poi solo al più forte Manuel Pilato ma si guadagna tuttavia uno spot nel Final Tournament di WAR SKC 2 con i “grandi” dove deve arrendersi al più forte Omar Condè. Andrea Bargi si dimostra fuori dalle mura di casa il miglior submission-only grappler di DOG EAT DOG: impegno, passione e dedizione negli allenamenti insieme ad una evoluta intelligenza tecnica e un’innata attitudine alla competizione lo hanno portato in pochissimo tempo a cimentarsi con atleti di un’altro pianeta ma finché gli avversari sono stati uomini normali nessuno lo ha potuto fermare. Complimenti.
Poi è stato il turno di Samin Kamalbeik che si è cimentata per la prima volta in un super fight di submission-only grappling con regolamento EBI contro la vincitrice di WAR SKC 1 Irene Azzalin. La lotta si svolge in modo molto equilibrato per tutti i 10 minuti del regular time, in molte situazioni però Samin Kamalbeik da l’impressione che semplicemente aumentando il ritmo potrebbe arrivare alla vittoria, purtroppo non è così che va il combattimento. Si arriva quindi al over time, Irene Azzalin vince il coin toss ed attacca per prima dalla “spider web position” da cui finalizza rapidamente, è il turno di Samin Kamalbeik che però non riesce a rispondere in un tempo minore e quindi la vittoria va alla meritevole Irene Azzalin.
Entriamo nella Preliminary Card di SLAM FC 12 (Amateur Bouts – 3 x 3′ rounds – IMMAF Rules) dove abbiamo avuto 4 atleti in gara, tutti al debutto nelle Mixed Martial Arts: Riccardo Faeti, Diego Palloni, Davide D’Amato e Vanni Melani.
Riccardo Faeti svolge nel migliore dei modi il suo compito, entrando in gabbia determinato ed eseguendo il game plan stabilito nei minimi dettagli. Non lascia scampo al suo avversario Davide Fabbrini chiudendo l’incontro nel 1° round via Submission (Armbar).
E’ una giornata no invece per Diego Palloni che non ha il tempo di entrare nel match per esprimere le sue potenzialità e viene da subito travolto nel 1° round dallo striking del suo avversario Tiziano Ferranti che vince via TKO (Pugni). Le motivazioni di questa sconfitta vanno ricercate in tutto il lavoro che è stato fatto per arrivare all’incontro con la coscienza che progettualità e metodologia sono principi imprescindibili in questo sport mentre una grande forza di volontà non sempre può essere una condizione sufficiente ad ottenere il risultato. Soprattutto che da ogni sconfitta si impara, che ogni caduta serve per crescere anche quelle più dolorose.
Basta un piccolo errore per perdere tutto, questo è l’insegnamento che dobbiamo imparare dal match di Davide D’Amato che purtroppo perde contro Cosimo Totaro nel 1° round via Submission (Armbar). Davide D’Amato parte forte e bene, dominando le fasi di striking, mettendo a segno un ottimo takedown e spostando così il match a terra per poi iniziare un’azione di ground n’ pound, tutto come avevamo stabilito e come volevamo. Purtroppo è in questa situazione che, vuoi per inesperienza o per fretta ed emozione, espone un braccio nella guardia di Cosimo Totaro che è veloce e bravo a sfruttare l’occasione e mettere a segno una pregevole finalizzazione. Rammarico per una vittoria buttata via ma tanto onore al suo avversario ed al suo team per aver colto il risultato, vince Cosimo Totaro nel 1°round via Submission (Armbar)
Nel Co-Mini-Main Event di SLAM FC 12 Vanni Melani da spettacolo costruendo una vera e propria battaglia lunga 3 round contro un solido Niko Ceraglia. Alla fine la vittoria va meritatamente al suo avversario nel 3° round via Decisione (Unanimous) ma Vanni Melani non sfigura assolutamente e si dimostra un atleta solido con un’immensa possibilità di crescita.
Entriamo adesso nella Under Card di SLAM FC 12 (Professional Bouts – 3 x 5′ rounds – Unified Rules of MMA) dove erano attesi i nostri Simone Bartoli e Eris Dano rispettivamente contro Andrea Romanacci e Luca Della Latta.
Simone “The Rapist” Bartoli lo aveva annunciato: “non farò ostaggi, solo vittime” e così è stato. Meno di un minuto per chiudere la pratica Andrea Romanacci con una partenza decisamente aggressiva che lo ha visto imporsi da subito sullo striking fino a portare l’avversario a parete da dove lo ha proiettato per poi passare guardia, guadagnare la monta ed iniziare un’azione violenta di ground n’ pound che ha costretto il suo antagonista ad esporre la schiena, occasione che Simone Bartoli non si è lasciato sfuggire. Vince Simone Bartoli nel 1° round via Submission (RNC), onore al suo avversario Andrea Romanacci che non di certo per suoi demeriti non ha avuto il tempo di esprimere tutte le sue qualità.
Eris “Cyborg” Dano affronta il match e l’avversario più difficile della sua carriera nel match più importante della Under Card di SLAM FC 12. Luca Della Latta è un veterano delle MMA italiane nonostante la giovane età con il triplo dei suoi incontri e rappresenta un contendente oltre che esperto molto temibile sotto tantissimi aspetti. Il match è equilibrato ed aperto ad ogni soluzione dal primo all’ultimo round, Della Latta dimostra una miglior tecnica pugilistica ed appare sempre pericolosissimo su ogni colpo, Dano è invece un atleta più completo e versatile sia nelle fasi di striking che in quelle di wrestling e grappling ma soffre la maggiore padronanza della gabbia del suo antagonista. L’incontro arriva al termine delle 3 riprese e benché gli applausi siano per entrambi, artefici di uno incontro meravigliosamente al cardiopalma, la vittoria va meritatamente a Eris Dano nel 3° round via Decision (Unanimous).
Siamo arrivati adesso al clou dello spettacolo, nel Co-Main Event della Main Card di SLAM FC 12 (Championship Bouts – 5 x 5′ rounds – Unified Rules of MMA) il nostro Manuel “Pain” Milito è atteso alla difesa della cintura della Flyweight Division di SLAM Fighting Championship contro lo sfidante Michelangelo Lupoli. Questo match rappresenta la sfida tra i due migliori pesi mosca italiani di sempre, entrambi dotati di qualità tecniche ed atletiche infinite. L’incontro è atteso da lungo tempo da tutti i fan italiani e promette uno spettacolo immenso mentre il risultato non è affatto scontato e sembra a tutti in bilico. Inizia l’incontro ed è Michelangelo Lupoli che prende l’iniziativa mettendo in mostra alcune pregevoli abilità da karateka ed uno stile estremamente non ortosso molto simile per certi versi a quello di T.J. Dillashaw, cercando di mettere in difficoltà l’avversario con un foot work rapido ed imprevedibile. Manuel Milito appare invece estremamente calmo e tecnicamente più solido e stilisticamente compatto, prende il controllo del centro gabbia controllando ogni attacco del suo avversario e con intelligenza e pazienza aspetta l’occasione giusta per mettere a segno le sue armi più micidiali. Serve solo un round per trovare la perfetta opportunità, Lupoli prova un affondo più deciso ma si espone a un perfetto diretto sinistro che gli piega le gambe, facendolo crollare al tappeto visibilmente scosso, ormai finito e al limite del KO. Milito non da scampo al suo avversario, immediatamente prende la schiena e lo strangola senza pietà e alcuna possibilità di difesa vincendo il match nel 1° round via Submission (RNC). Il match tra i due migliori pesi mosca d’Italia si chiude senza possibilità di appello: Lupoli cade umano sulla terra, Milito è semplicemente di un altro pianeta rispetto a chiunque altro, si prende la corona del migliore, si afferma come uno dei migliori talenti italiani di sempre e si conferma ancora una volta Campione della Flyweight Division di SLAM Fighting Championship.